giovedì 25 giugno 2015

Composizione della Giunta Costa

Il sindaco di Vibo Valentia, Elio Costa, eletto al primo turno alle amministrative del 31 maggio, dopo 21 giorni dalla proclamazione ha ufficializzato la nuova giunta comunale con la nomina di 9 assessori. 

ASSESSORI ESTERNI
Francesco Alessandria, 50 anni architetto di Vibo Valentia, dirigente al Comune di Pizzo, sarà assessore ai Lavori pubblici, Servizi tecnici, Impianti, Finanza di progetto, Protezione civile.
Raffaella Imeneo, commercialista 50enne di Vibo Valentia, moglie dell’ex consigliere comunale Antonio Pagano, avrà le pesanti deleghe al Bilancio, Programmazione economica, Tributi ed entrate comunali.
Loredana De Marco, 48 anni di Vibo Marina, già consigliere comunale e ricandidata ma non eletta in questa tornata, sarà l’assessore agli Affari generali e Personale.
Bruno Cutrì, 66 anni di Piscopio, ingegnere, sarà il prossimo assessore alle Politiche giovanili, Fondi strutturali europei, Politica di coesione, Innovazione tecnologica.

ASSESSORI INTERNI
Vincenzo De Filippis, 44 anni di Vibo Valentia, già consigliere comunale oggi rieletto con la lista Vibo popolare, sarà l’assessore all’Ambiente. Al suo posto in consiglio subentra Antonio Scuticchio.
Raimondo Bellantoni, avvocato 49enne di Vibo Valentia, eletto nella lista La città che vorrei, avrà le deleghe alla Pubblica istruzione, Cultura e Turismo. Al suo posto in consiglio subentra Umberto Buccarelli.
Lorenza Scrugli, 45enne di Vibo Valentia, della lista Vibo unica, sarà assessore alle Politiche sociali, Welfare e Sanità. Al suo posto in consiglio un’altra donna, Claudia Gioia.
Domenico Console, consigliere uscente e riconfermato con la lista Alleanza per Vibo, ha ottenuto le deleghe al Commercio, Attività produttive e Sport. Al suo posto in consiglio Samantha Mercadante.
Laura Pugliese, della lista Liberamente Insieme, sarà invece, a sorpresa, il prossimo assessore all’Urbanistica. Al suo posto in consiglio Ivan Servelli.

Il sindaco Elio Costa ha deciso di tenere per sé numerose deleghe, per lo più di carattere istituzionale: Polizia municipale; Affari istituzionali; Rapporti con Regioni, Comuni, Province e Azienda sanitaria; Sviluppo dello sport; Sicurezza pubblica; Organizzazione eventi culturali; Patto dei sindaci europei. Il vicesindaco, invece, verrà nominato successivamente.

mercoledì 10 giugno 2015

Composizione del nuovo Consilgio Comunale

Dall'edizione on-line del "Il Quotidiano del Sud" - Martedì 9 giugno 2015.

La commissione elettorale circoscrizionale di Vibo Valentia ha concluso la verifica delle preferenze espresse nei 37 seggi allestiti in città lo scorso 31 maggio per il rinnovo del Consiglio comunale. 
Con i dati definitivi, che diverranno ufficiali con la proclamazione degli eletti in Tribunale, si delinea la composizione del nuovo Consiglio comunale con qualche variazione rispetto a quanto emerso subito dopo l'elezione a sindaco di Elio Costa.

Venti i seggi alla maggioranza con:

5 consiglieri alla lista "La città che vorrei":

  • Giuseppe Policaro,
  • Raimondo Bellantoni,
  • Giuseppe Roberto Muratore,
  • Elisa Fatelli,
  • Mariarosaria La Grotta; 


4 consiglieri alla lista "Vibo Unica":

  • Stefano Luciano,
  • Francesco Tedesco,
  • Angelo Palamara,
  • Lorenza Stefania Scrugli;


4 consiglieri alla lista "Liberali per Costa":

  • Lorenzo Lombardo,
  • Filippo Lo Schiavo,
  • Claudia Sarlo,
  • Giuseppina Colloca;


2 consiglieri alla lista "Vibo popolare":

  • Vincenzo De Filippis,
  • Gregorio Polistina;


2 consiglieri alla lista "Alleanza per Vibo":

  • Domenico Console,
  • Alfredo Lo Bianco;


3 consiglieri alla lista "Liberamente Insieme":

  • Carmela Valia,
  • Rosanna De Lorenzo,
  • Laura Pugliese.

Dodici i seggi alla minoranza.
Oltre ai candidati a sindaco, Antonio Lo Schiavo e Cesare Pasqua,

4 consiglieri vanno al Pd:

  • Stefania Ursida in Fusca,
  • Giuseppe Cutrullà,
  • Maria Fiorillo,
  • Giovanni Russo;


4 alla lista "Lo Schiavo sindaco":

  • Loredana Pilegi,
  • Antonino Roschetti,
  • Sabatino Falduto,
  • Pasquale Contartese;


2 ai "Democratici":

  • Rosario Tomaino,
  • Antonia Massaria.

martedì 9 giugno 2015

Gli impegni assunti dal Sindaco Elio Costa con l'adesione alla campagna "Viboocchiaperti"

Promozione della memoria e impegno per le vittime innocenti della ‘ndrangheta e i loro familiari.
Chiediamo al sindaco Costa di impegnarsi ad onorare e diffondere la memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata e, in particolare, della ‘ndrangheta nonché a sostenere i familiari delle vittime:

a) procedendo all’intitolazione di vie, piazze, installazioni, plessi e siti pubblici alla memoria di vittime innocenti delle mafie e organizzando periodicamente iniziative in loro ricordo;

b) garantendo la piena attuazione della legge n. 407/98 in materia collocamento obbligatorio per chiamata diretta delle vittime innocenti superstiti e dei loro familiari, oltre che delle vittime del terrorismo e del dovere, attraverso la previsione di tale riserva nei piani triennali delle assunzioni del Comune di Vibo Valentia e delle società, aziende ed enti da esso controllati o partecipati.

Contrasto al racket delle estorsioni, all’usura e al gioco d’azzardo incontrollato. Premialità per gli imprenditori che denunciano.
Chiediamo al sindaco Costa di impegnarsi ad approvare nei primi 100 giorni del proprio mandato e ad attuare nei successivi 200 giorni:

a) uno o più provvedimenti che, sul modello di quello predisposti e applicati dal Comune di Napoli sin dall'anno 2011, consentano l'aggiudicazione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ( in economia e in somma urgenza ) a favore di imprenditori che abbiano denunciato richieste estorsive e pienamente collaborato con le autorità per l'individuazione e la condanna dei responsabili;

b) uno o più provvedimenti che disciplinino in senso restrittivo l'attività di gioco d'azzardo autorizzata sul territorio cittadino, recependo in particolare le limitazioni introdotte in analoghi strumenti già vigenti in numerosi ordinamenti comunali ;

c) un piano di interventi per il contrasto al racket delle estorsioni e all’usura, anche attraverso il sostegno a campagne di consumo selettivo e responsabile e alla creazione di associazioni antiracket tra imprenditori.

Adozione della delibera “trasparenza a costo zero” e attuazione in ogni suo punto.
Chiediamo al sindaco Costa di impegnarsi ad approvare, nei primi 100 giorni del proprio mandato, ed attuare, nei successivi 200 giorni, una delibera che, a costo zero, garantisca :

a) Un’anagrafe degli eletti dettagliata, fruibile, diffusa;

b) Trasparenza economica: bilanci online; dati sugli enti pubblici vigilati, enti privati in controllo pubblico, partecipazioni in societa’ di diritto privato;

c) Etica pubblica e responsabilita’ politica anche attraverso l’adozione della Carta di Pisa predisposta dall’associazione Avviso Pubblico;

d) Tavola pubblica per la trasparenza: monitoraggio della cittadinanza e giornate della trasparenza;

e) Open data sui beni confiscati.
Attuazione di misure di contrasto al fenomeno della povertà.
Chiediamo al sindaco Costa di impegnarsi ad aderire, attraverso una delibera, alla campagna  Miseria Ladra, promossa da Libera e Gruppo Abele per contrastare con delle proposte concrete il dilagare della povertà. A tal fine, il sindaco Costa, con l'adesione "Viboocchiaperti", ha accettato di adottare azioni reali di contrasto, come quella di rendere esigibile il diritto ad una residenza i fissa dimora, quantomeno nominale o fittizia, in modo che le persone che ne sono prive possano fruire delle prestazioni sanitarie e sociali previste per tutti i cittadini.



giovedì 4 giugno 2015

Prende il via la terza fase della campagna "Viboocchiaperti"

Terza fase. Dopo le elezioni.
Il comitato di garanzia di viboocchiaperti, con l'imprescindibile e fondamentale contributo della cittadinanza, avvierà un costante monitoraggio dell'effettiva attuazione, da parte dell'Amministrazione e del Consiglio comunale eletto, delle misure inserite nella dichiarazione di impegno.
Il comitato, in ogni caso, attiverà tutte le iniziative necessarie a giungere a detta completa attuazione, ivi compresa la pubblica denuncia dell'inadempimento degli impegni elettorali.

lunedì 1 giugno 2015

Dott. Elio Costa eletto sindaco di Vibo Valentia

Al neoeletto Sindaco di Vibo Valentia, Dott. Elio Costa, mandiamo i nostri auguri di buon lavoro e la promessa che daremo il nostro contributo per monitorare l'applicazione degli impegni presi con i cittadini vibonesi attraverso l'adesione alla campagna "Viboocchiaperti".

venerdì 29 maggio 2015

Appello per un voto responsabile

Durante questa campagna elettorale in tanti hanno parlato di legalità, liste pulite e trasparenza, anche quelli che la legalità la calpestano tutti i giorni e che hanno scelto una legalità malleabile.
Con la campagna “Viboocchiaperti” abbiamo voluto abbinare alla parola “legalità” una nuova parola: “responsabilità”.  La prima mafia è quella che si annida nell’indifferenza, nella superficialità, nel quieto vivere, nel vedere il male e girarsi dall’altra parte. Sono quei vuoti di coscienza e responsabilità civile che permettono alle organizzazioni criminali ed al malaffare d’insinuarsi nelle pieghe della vita economica e sociale corrodendola dall’interno.
Il voto è sempre utile, solo il non voto è inutile, ma può essere dannoso quando manca la giusta consapevolezza del valore del voto. Il votare non è soltanto un atto di democrazia, ma anche di responsabilità. Richiede di non essere superficiali, ma realmente consapevoli in piena libertà di coscienza.
La nostra città vive una situazione di gravità senza precedenti, una situazione di emergenze divenute, oramai, la normalità e che rendono difficile individuare una prospettiva per il futuro. Di fronte a tale situazione, e al di fuori di ogni retorica, è necessario un cambio di passo da parte della politica, ma, ancor prima, siamo noi cittadini a doverci assumere la nostra quota di responsabilità nella gestione della Cosa Pubblica, a partire dal voto del 31 maggio, e dopo le elezioni, nel monitorare le attività di Palazzo Luigi Razza.


Impresentabili e voto di scambio: un milione di cittadini chiedono un cambio di passo ai partiti

A pochi giorni dal 31 maggio, data dell’election day per 7 regioni e oltre 1000 comuni, due forti scosse agitano la vita politica.
di Leonardo Ferrante

Il primo terremoto che fa tremare i partiti è “l’affaire impresentabili”: candidati a vario titolo indagati e condannati, il cui elenco sarà pubblicato prima di venerdì dalla Commissione antimafia. È l’ormai nota “lista Bindi”, che racchiude “soggetti che risultano coinvolti in reati di criminalità organizzata, contro la Pubblica amministrazione, di estorsione e usura, di traffico di sostanze stupefacenti, di traffico illecito di rifiuti” e in altre “gravi condotte”, come le definisce il codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia. Tutte queste persone non sarebbero dovute neanche essere inserite nelle liste, e ci si domanda come mai non si sia vigilato abbastanza fin da subito.
Per ora, secondo una prima fuga di notizie, tra gli impresentabili ci sarebbero quattro pugliesi (due candidati con le liste di Schittulli, uno con Emiliano ed un quarto con la Poli Bortone) e alcuni campani.
Il secondo terremoto è un vecchio nemico di Riparte il futuro: il voto di scambio.
I due casi - uno sulle presenti elezioni, l’altro su quelle del 2012 - seminano sconforto nell’elettorato.
L’attualità viene dalla Puglia: la Digos avrebbe scoperto (il tutto è ancora da dimostrare) che alcuni comitati elettorali pugliesi hanno promesso compensi in denaro ai attivisti e rappresentanti di lista, scelti tra giovani disoccupati in difficoltà economiche. L’accordo sarebbe un classico: lavorare nei seggi come contropartita per l’assicurazione di facili voti, con tanto di tariffario. I giovani venivano retribuiti dai 30 ai 50 euro e per aggirare abilmente il rischio di incorrere nel reato i loro compensi figurano come “rimborso spese”.
La gravità del fenomeno e il pesante rischio di un reale condizionamento del voto in Puglia ha persino richiesto l’intervento delle autorità tramite una squadra speciale della Digos pronta a vigilare e intervenire in caso di irregolarità durante la giornata di domenica. Scene da Paese in guerra, dove sono i caschi bianchi dell’Onu quelli che garantiscono libere elezioni.
Il caso “storico” di voto di scambio viene invece dalla Sicilia: spunta oggi un’inchiesta, nata da un’indagine di mafia coordinata dal procuratore Vittorio Teresi, su una fitta compravendita avvenuta durante le elezioni regionali siciliane dell’ottobre 2012 per il rinnovo dell’Assemblea Regionale e quelle comunali di Palermo del maggio 2012.
Cinque le persone indagate dalla Guardia di finanza: due consiglieri dell’Assemblea regionale, di cui uno è l’attuale presidente della Commissione Bilancio dell’Assemblea, un ex deputato regionale, un consigliere comunale che non risultò alla fine eletto, e, quello che è persino peggio, anche un finanziere, per il quale l’accusa sarebbe di corruzione per aver fatto favori a uno dei consiglieri indagati.
In cambio di voti, i candidati promettevano agli elettori posti di lavoro in centri e corsi finanziati con fondi europei, ma spesso la moneta di scambio consisteva anche in pochi euro.
La campagna Riparte il futuro, che fin dalle elezioni nazionali del 2013 chiede un cambio di passo ai partiti, anche questa volta ha presentato la sua proposta alle regioni e comuni al voto (www.riparteilfuturo.it/elezioni-2015), chiedendo fin da subito la trasparenza delle candidature e una promessa d’impegno ai futuri eletti sulla lotta a corruzione e mafie.
 Oggi, un milione di persone non sono più disposte a tollerare una classe politica che si allontana dai valori di disciplina e onore richiesti dalla costituzione: firmare Riparte il futuro significa non voler più cooperare con chi si macchia di comportamenti opachi e corruttivi.
È ora che i partiti aprano le orecchie e ascoltino questa voce, che è desiderio di una politica limpida e autentica, non certo anti-politica. Siamo infatti più che pronti a lavorare assieme a coloro che aderiscono alle nostre proposte e si presentano fin dalla fase elettorale in trasparenza, ma non tolleriamo più timidezze, mezzi dissensi e frasi di circostanza.