6 Impegni

viboocchiaperti è una campagna nata per puntare i riflettori dell'opinione pubblica sul concreto impegno dei candidati alla carica di sindaco di Vibo Valentia per un reale ed efficace contrasto alla 'ndrangheta e alla corruzione in città. Ciascun candidato potrà sottoscrivere una dichiarazione di pubblico impegno a rispettare con scrupolo tutte le clausole che di seguito proponiamo alla vostra lettura.

Per ogni richiesta di chiarimento e approfondimento scrivi a viboocchiaperti@gmail.com

1. Candidature e alleanze trasparenti

Candidatura. In vista delle elezioni comunali del 31 maggio 2015 chiediamo a ciascun candidato alla carica di sindaco della città di Vibo Valentia di dichiarare:
a) di non trovarsi in alcuna delle condizioni di interdizione, ineleggibilità e incandidabilità previste dalla legge;

b) di soddisfare tutti i requisiti previsti dal “Codice di autoregolamentazione” nella formazione delle liste approvato dalla Commissione parlamentare antimafia in data 18 febbraio 2010;

c) di non essere stato dichiarato, ai sensi del comma 11 dell’art. 143 del d.lgs. 267/2000, incandidabile, anche con provvedimento non definitivo, poichè responsabile di condotte che hanno cagionato lo scioglimento dell’ente comunale per infiltrazioni mafiose.

Alleanze. Chiediamo, altresì, a ciascun candidato sindaco di prestare il proprio impegno a rifiutare, all’atto della presentazione della candidatura, la dichiarazione di collegamento con liste in cui siano presenti candidati al consiglio comunale:

a) che si trovino in taluna delle condizioni di interdizione, ineleggibilità e incandidabilità previste dalla legge;

b) che non soddisfino i requisiti fissati dal “Codice di autoregolamentazione” nella formazione delle liste approvato dalla Commissione parlamentare antimafia in data 18 febbraio 2010;

c) che siano stati dichiarati, ai sensi del comma 11 dell’art. 143 del d.lgs. 267/2000, incandidabili, anche con provvedimento non definitivo, poiché responsabili delle condotte che hanno cagionato lo scioglimento dell’ente comunale per infiltrazioni mafiose.

Qualora eletto sindaco, chiediamo al candidato di impegnarsi sin d’ora a non procedere alla nomina quali membri della giunta ovvero alla nomina, indicazione o designazione ad altro incarico: di soggetti interdetti, ineleggibili o incandidabili, dei soggetti che non soddisfino i requisiti fissati dal medesimo “Codice di autoregolamentazione” o che siano stati riconosciuti, anche con provvedimento non definitivo, responsabili delle condotte che hanno cagionato lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni mafiose.





Chiediamo a ciascun candidato sindaco di scegliere di rendere ulteriormente trasparente la propria candidatura pubblicando/dichiarando:

a) il proprio Curriculum vitae non generico e comprensivo di tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali. 

Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.

b) la situazione reddituale e patrimoniale ( REDDITI DA LAVORO - PATRIMONIO - ATTIVITÀ FINANZIARIE … ).

La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita.

c) i potenziali conflitti di interesse rendendo pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto. Inoltre, si richiede che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.

d) i procedimenti giudiziari passati in giudicato o in corso, indicando anche quelli che si sono conclusi con una condanna lieve. Occorre indicare i procedimenti penali, amministrativi e contabili. 

L’intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.


3. Promozione della memoria e impegno per le vittime innocenti della ‘ndrangheta e i loro familiari.
Chiediamo a ciascun candidato sindaco di impegnarsi ad onorare e diffondere la memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata e, in particolare, della ‘ndrangheta nonché a sostenere i familiari delle vittime:

a) procedendo all’intitolazione di vie, piazze, installazioni, plessi e siti pubblici alla memoria di vittime innocenti delle mafie e organizzando periodicamente iniziative in loro ricordo;

b) garantendo la piena attuazione della legge n. 407/98 in materia collocamento obbligatorio per chiamata diretta delle vittime innocenti superstiti e dei loro familiari, oltre che delle vittime del terrorismo e del dovere, attraverso la previsione di tale riserva nei piani triennali delle assunzioni del Comune di Vibo Valentia e delle società, aziende ed enti da esso controllati o partecipati.


4. Contrasto al racket delle estorsioni, all’usura e al gioco d’azzardo incontrollato. Premialità per gli imprenditori che denunciano.
Chiediamo al candidato sindaco di impegnarsi ad approvare nei primi 100 giorni del proprio mandato e ad attuare nei successivi 200 giorni:

a) uno o più provvedimenti che, sul modello di quello predisposti e applicati dal Comune di Napoli sin dall'anno 2011, consentano l'aggiudicazione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture ( in economia e in somma urgenza ) a favore di imprenditori che abbiano denunciato richieste estorsive e pienamente collaborato con le autorità per l'individuazione e la condanna dei responsabili;

b) uno o più provvedimenti che disciplinino in senso restrittivo l'attività di gioco d'azzardo autorizzata sul territorio cittadino, recependo in particolare le limitazioni introdotte in analoghi strumenti già vigenti in numerosi ordinamenti comunali ;

c) un piano di interventi per il contrasto al racket delle estorsioni e all’usura, anche attraverso il sostegno a campagne di consumo selettivo e responsabile e alla creazione di associazioni antiracket tra imprenditori.


5. Adozione della delibera “trasparenza a costo zero” e attuazione in ogni suo punto.

Chiediamo a ciascun candidato sindaco di impegnarsi ad approvare, nei primi 100 giorni del proprio mandato, ed attuare, nei successivi 200 giorni, una delibera che, a costo zero, garantisca :

a) Un’anagrafe degli eletti dettagliata, fruibile, diffusa;

b) Trasparenza economica: bilanci online; dati sugli enti pubblici vigilati, enti privati in controllo pubblico, partecipazioni in societa’ di diritto privato;

c) Etica pubblica e responsabilita’ politica anche attraverso l’adozione della Carta di Pisa predisposta dall’associazione Avviso Pubblico;

d) Tavola pubblica per la trasparenza: monitoraggio della cittadinanza e giornate della trasparenza;

e) Open data sui beni confiscati.

6. Attuazione di misure di contrasto al fenomeno della povertà. 

Chiediamo ad ogni candidato sindaco di impegnarsi ad aderire, attraverso una delibera, alla campagna  Miseria Ladra, promossa da Libera e Gruppo Abele per contrastare con delle proposte concrete il dilagare della povertà. A tal fine, ciascun candidato dichiara di adottare azioni reali di contrasto, come quella di rendere esigibile il diritto ad una residenza i fissa dimora, quantomeno nominale o fittizia, in modo che le persone che ne sono prive possano fruire delle prestazioni sanitarie e sociali previste per tutti i cittadini.